Profeta ko, il Rally del Tirreno-Messina incorona Delecour

Rally del Tirreno-Messina, i risultati

François Delecour, vicecampione del mondo Rally nel 1993, insieme al suo navigatore Romain Roshe e alla loro Skoda Fabia, assistiti dal team Pavel Group, sono i vincitori del 21° Rally Tirreno Messina. Il risultato è stato deciso da un colpo di scena avvenuto in pieno giorno: Alessio Profeta, che era in testa alla gara, ha dovuto fermarsi bruscamente dopo aver perso una ruota della sua Skoda. Questo ha permesso a Marcello Rizzo e Antonino Pittella, suoi diretti concorrenti, di avanzare, ma una foratura li ha relegati in terza posizione.

Al secondo posto si sono piazzati Totò Riolo e Maurizio Marin con la loro Volkswagen Polo GT, mentre la gara ha avuto un inizio spettacolare con una partenza dalla piazza Duomo, gremita di spettatori come di consueto. A dare il via alla competizione, organizzata con cura da Top Competition, erano presenti anche il Delegato Fiduciario Regionale Daniele Settimo, il Presidente dell’Automobile Club Messina Massimo Rinaldi e l’assessore comunale Massimo Finocchiaro. Un’apripista d’eccezione è stata Anna Andreussi, dieci volte campionessa italiana rally, che ha espresso la sua emozione nel tornare in Sicilia dopo i suoi nove successi alla Targa Florio.

La cerimonia del podio, tenutasi nuovamente all’ombra del Duomo e del celebre campanile, ha visto la partecipazione del Sindaco della Città Metropolitana Federico Basile, dell’assessore Finocchiaro e del Presidente dell’AC Messina Rinaldi, che hanno celebrato i vincitori di questa affascinante, impegnativa e selettiva competizione.

Rally del Tirreno-Messina, la gara

Durante la notte di San Lorenzo, la gara è stata caratterizzata da un duello iniziale tra il messinese Marcello Rizzo, che ha vinto le prime due prove speciali e l’ultima, e il giovane Alessio Profeta, che al suo ritorno alle competizioni dopo un anno e mezzo di pausa, insieme al pattese Roberto Longo, si era portato in testa con quattro scratch consecutivi. Tuttavia, un imprevisto ha costretto Profeta a ritirarsi, mentre Rizzo ha dovuto rallentare notevolmente.

Delecour, al termine della gara, ha dichiarato: “Sono contento, indipendentemente dal risultato, perché sono riuscito a migliorare prova dopo prova, grazie alle modifiche che ho suggerito e che il team ha implementato. Abbiamo abbassato la macchina, alleggerito le molle, e ha iniziato a comportarsi come volevo”.

Totò Riolo, soddisfatto del secondo posto, ha commentato: “Nemmeno il regista più fantasioso avrebbe potuto immaginare un finale simile. Sono molto soddisfatto di questo secondo posto con la Polo GT, che è stata rivisitata e ha ancora molto potenziale da sviluppare”.

Marcello Rizzo, terzo classificato, ha espresso rammarico per quanto accaduto, ma si è detto comunque felice di essere riuscito a salire sul podio: “Sono cose che capitano, ovviamente avremmo potuto ottenere una classifica diversa, ma siamo comunque contenti di aver raggiunto il podio”.

Al quarto posto si sono classificati i messinesi Maurizio Rizzo e Massimo D’Angelo, che hanno chiuso la loro prestazione a soli due secondi dal podio con la Citroen Ds 3 di classe N5 nazionale, sempre molto applaudita. La costanza nella guida ha premiato con la quinta posizione Giovanni Celesti e Luigi Aliberto, anch’essi di Messina, sulla terza delle Skoda Fabia.

Ottima prova dei palermitani Rosario Cannino e Giuseppe Buscemi, che hanno dominato il gruppo RC4N con la Peugeot 208 aspirata, ottenendo la vittoria nella classe R2b e un meritato sesto posto assoluto. Li seguono Ernesto Riolo e Giulia Marin, settimi con la “Turbo” della vettura francese, primi nella categoria Rally 4. Durante l’ultima prova, un principio di incendio, prontamente domato, ha fermato la Peugeot 207 Super 2000 di Nastasi – Cangemi, portando alla decisione di assegnare un tempo imposto per le vetture rimanenti.

A completare la top ten ci sono stati altri due equipaggi su Peugeot 208 Turbo: Giuseppe Oieni con Fulvio Lombardo e Claudio Greco con Giuseppe Pergolizzi, rispettivamente ottavi e noni. Chiudono la classifica dei primi dieci Angelo Sturiale e Biagio Puma Catalano con la performante Peugeot 106 di classe A7. Nelle varie classi, si segnalano le vittorie di Angelo Di Dio e Paolo Celi su Mitsubishi Lancer Evo 10 in N4, di Giuseppe Gangemi e Graziella Rappazzo su Peugeot 106 in classe A6, di Mario Lisa e Francesco Di Stefano con la Renault Clio in Super 1600, di Franco Alibrando e Vincenzo Aprile con la Clio RS in classe N3, e di Andrea Travia e Alfredo Cicirello con la Citroen C2 VTS in Racing Start plus 1600. Infine, successi anche per Mario Trovato e Salvino Lo Cascio su Peugeot 106 in N2, per Marco Inferrera e Nicola Bongiorno su Peugeot 106 in Classe A5 e per Giuseppe Gangemi e Christian su Peugeot 106 Rally in N1.

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