Autodromo di Pergusa: la commedia del potere

Perché stato sciolto il Consorzio Ente Autodromo Pergusa? Quale futuro per l’impianto?

Il disciolto Consorzio Ente Autodromo Pergusa dalla fine di questo mese verrà retto da un liquidatore, la Dott.ssa Mariangela Corbo, che ieri ha accettato di portare avanti – sino alla cessazione totale dell’attività – l’ordinaria amministrazione dell’ente che dagli anni ’90 gestiva l’Autodromo. Preso atto dell’accaduto la domanda è: perché i tre enti soci (Comune, ex-Provincia Regionale e Automobile Club di Enna) hanno deciso di sciogliere l’ente di gestione dell’impianto? Cos’ha spinto e con quali motivazioni 13 componenti – su 24 – del Consiglio Comunale di Enna a bocciare la proposta del Sindaco di prorogare l’attività almeno per un altro anno (era di altri tre la iniziale istanza del primo cittadino)? Perché appresa la decisione della maggioranza comunale la Dott.ssa Carmen Madonia, Commissario Straordinario del Libero Consorzio di Comuni di Enna, è tornata sui suoi passi ed ha deciso di far uscire anche l’ex-Provincia dal Consorzio Autodromo? Perché identica decisione è stata assunta dal Presidente dell’AC Enna (che istituzionalmente dovrebbe favorire le attività sportive), Alessandro Battaglia?

Autodromo di Pergusa
Autodromo di Pergusa: l’ironico manifesto listato a lutto per la fine del Consorzio

Qualcuno avverte il dovere di spiegare?

Perché 15 persone (i 13 consiglieri comunali, la Commissaria Straordinaria dell’ex-Provincia, il Presidente dell’AC Enna) hanno voluto questo, ignorando una volontà sicuramente contraria a quella dell’opinione pubblica (per quanto riguarda l’AC anche degli altri tre consiglieri)? Dovrebbero avvertire il dovere di spiegare. Agli ennesi prima ed ai siciliani dopo sia per evitare congetture sia per rendere tutti consapevoli e magari – per quel che vale – convincere i più che hanno operato solo per il bene dell’Autodromo e che non vi era altra alternativa per il futuro dell’impianto. Magari, spiegando, potranno rendere noti fatti che non si conoscono ma che nel caso sarebbe doveroso rendere pubblici. Certo l’esigenza non era dettata da modifiche allo Statuto del disciolto Consorzio che le attuali esigenze suggerivano fosse adeguato ai tempi, perché le variazioni necessarie i tre soci le avrebbero potuto apportare comunque. E anche dopo l’uscita del Comune il Consorzio avrebbe potuto continuare la propria vita con soli due soci (In passato era venuta meno la Camera di Commercio di Enna e non era cambiato nulla). Invece si è preferiti andare dritti verso quella che adesso appare come una decisione che sembra studiata a tavolino. Ripetiamo la domanda: perché? Almeno uno fra i 13 prodi Consiglieri Comunali o il Commissario dell’ex-Provincia o il Presidente dell’AC Enna, avranno la sensibilità di spiegare perché il Consorzio andava sciolto e quale futuro vi sarà adesso per l’Autodromo a prescindere da quale sarà lo strumento giuridico che lo gestirà (forse la costituenda Fondazione Lago Pergusa) ? Una cosa intanto appare probabile se non certa: difficilmente i tempi della  burocrazia consentiranno ai componenti dell’organo che verrà di mettere in piedi una qualunque attività per la stagione 2025.

Il brutto spettacolo della politica

Il sipario sul Consorzio si è chiuso. Chissà se e quando si riaprirà, quali attori e con quale copione, saranno in scena sul nuovo palcoscenico. Adesso abbiamo assistito ad una prova di forza: quella del potere. Vista così al momento risulta solo pericolosa per il futuro dell’Autodromo e della sua attività. 

                                                                                                                                                              Dario Pennica 

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