Iglesias: Franco Caruso vince in Sardegna la prova del TIVM Sud

Iglesias, confermati gli equilibri delle prove: Caruso davanti, Cassibba jr sul podio

Dopo il miglior riscontro cronometrico ottenuto nelle prove ufficiali di ieri, Franco Caruso si è confermato al comando nelle due manche di gara valida per la 32° edizione della Iglesias-Sant’Angelo, penultimo appuntamento del Trofeo Italiano Velocità Montagna Sud (TIVM).

Autore di un crono in combinata tra Gara 1 e 2 di 6’04″59 (3’02″85 nella prima manche, 3’01″74 nella seconda “salita” di giornata), il comisano – al volante della fida Norma M20FC/3000 – si è lasciato alle spalle la Osella FA30 Zytek/3000 del potentino Diego Degasperi, lontano nell’assoluta “appena” 93 millesimi, quasi tutti accusati nella seconda delle due cronoscalate odierne. In Gara 1, infatti, Caruso ha ottenuto la vetta della classifica con appena un decimo di vantaggio sul rivale, a conferma del grande equilibrio che si è registrato nella competizione sarda, soprattutto nelle zone di vertice della classifica.

Samuele Cassibba

In terza posizione  sul percorso da sei chilometri che si snoda lungo la Statale 126 con partenza da San Benedetto e arrivo a Sant’Angelo si è invece classificato il vincitore della classe E2SC/2000, Samuele Cassibba, bravo ad ottimizzare meglio il potenziale della Nova Proto NP01-02/2000 con cui sta ottenendo tanti buoni risultati nel corso di questa annata. Il comisano, dopo le prove di “Monte Erice” e “Coppa Nissena” valide per il “Tricolore” – dove tra l’altro ha strappato la leadership anche nella graduatoria del “Siciliano” – ha ottenuto un crono nella combinata di 6’08″19, ottenendo il miglior riscontro solo nella manches della mattina in 3’03″59. Nel pomeriggio, infatti, non è riuscito a scendere sotto il piede del 3’04″69. Prossimo appuntamento a inizio ottobre con la 66° Monti Iblei, round finale del TIVM Sud organizzato dall’Associazione Cinquecentisti Chiaramontani che assegnerà la corona di campione a uno tra Caruso e Cassibba.

© Riproduzione Riservata
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo