Pirato – Enna, è stata l’antenata delle gare ennesi
Corse di Ieri - Pubblicato il 28 Luglio 2020 - 17:29
Tratto da Sicilia Motori – Anno IX n. 8 (111) Agosto – Settembre 1990
di Luigi Barbarino – Riproduzione riservata
Non si sa bene cosa fu quarant’anni fa, a spingere gli ennesi ad avvicinarsi allo sport delle quattro ruote, e non si sa nemmeno chi fu, per primo, ad abbozzare l’organizzazione della Pirato-Enna, ma di certo sappiamo che da quel 22 agosto del 1948 sbocciò l’amore tra gli ennesi e l’automobilismo, e quel feeling che si era creato portò, in seguito alla costruzione dell’autodromo di Pergusa. Correva, dicevamo, il 1948, in Sicilia, dove imperava il mito della Targa Florio, non vi erano molte possibilità di gareggiare per i piloti isolani, che videro di buon grado la nascita di una nuova competizione.
La denominazione della gara
La denominazione fu «Coppa della Montagna», e fra i promotori si ricordano Anatolio Papini e Vincenzo Greca Militello, rispettivamente direttore e Presidente dell’Automobile Club Enna che allora contava appena 250 soci, Paolo Lo Manto, ed il Sindaco Paolo Savoca.·La partenza era situata sul lungo rettilineo di Pirato, nei pressi dell’omonima stazione che serve Leonforte e il suo circondario, da lì si percorreva va l’odierna S.S. 121, fino al bivio Kamuth, e poi si saliva ad Enna, dove era posto l’arrivo in piazza S. Francesco.
Il primo impatto degli ennesi con questa gara è davvero meraviglioso. Un gran fermento avvolge la città sin dal sabato giorno delle prove, quando per la prima volta appaiono i bolidi in piazza S. Francesco. Tutta Enna si ferma, e migliaia di persone affollano l’arrivo. A poca distanza, il Belvedere Marconi, da dove è possibile seguire interamente lo svolgersi della gara. Poi la domenica, indossato l’abito della festa, tutti in piazza ad accaparrarsi il posto nella Tribunetta montata per l’occasione o sul bevedere, mentre qualche ardito decide di scendere fino al bivio Kamuth per avere un contatto piu diretto con i protagonisti.
Le categorie turismo e sport
I concorrenti sono divisi in due categorie, turismo e sport, e sono i primi ad aprire la competizione. Si tratta per lo più di ennesi che la passione ha trasformato per un giorno in piloti, tra i quali figura un certo Rino Mingrino, che a distanza di qualche anno diventerà il simbolo dello spqrt motoristico ad Enna. Ma il vincitore della « 1 a Coppa della Montagna» è un catanese, Gino Ughetti, che vince con appena tre secondi di vantaggio su Stefano La Motta, alle loro spalle concludono Antonio Pucci e Nicola Musumeci.
Dopo il successo della manifestazione si decide di far svolgere una gara su un circuito stradale a sette giorni di distanza, cosf dal 1949 nasce la settimana motoristica ennese, con l’acese Nicola Musumeci che trionfa in entrambe le manifestazioni. E con un tempo inferiore ai dieci minuti Musumeci fissa, nella seconda «Coppa della Montagna» un tempo record che non verrà piu battuto nelle seguenti edizioni. Alle sue spalle si confermano Stefano La Motta e Antonio Pucci, mentre quarto è Enzo Giordano.
Le modifiche alla Pirato Enna
Nel 1950 alla gara viene apportata una modifica. Infatti sono ammesse al via solamente le vetture della classe turismo, per cui non vi sono tempi di rilievo. Ancora una volta è Nicola Musumeci ad aggiudicarsi la gara su una Lancia Aprilia, battendo gli altri due favoriti della vigilia, Salvatore La Pira e Giuseppe Gagliano, mentre tra le 1100 impressiona un giovane catanese diciottenne, Ferdinando Iacono, applauditissimo dal pubblico ennese.
Ed eccoci al 1951, quando ben 51 vetture si presentano al «via» della quarta edizione che presenta ancora delle novità. Alla partenza le vetture sono divise in tre categorie: turismo nazionale di serie, gran turismo internazionale e sport internazionale. Nel primo raggruppamento la spunta Pasquale Tacci, che alla guida della sua Fiat 1100 precede di due secondi Michele Schermi dopo una lotta serrata. Tra le gran turismo vince Pino Guzzardella con una Lancia Aprilia davanti a Salvatore La Pira su Maserati, poi, finalmente, ecco le sport. Tra le 750 Mario Piccolo è autore di una prestazione strabiliante concludendo alla media di 84 km/h, e staccando di quasi due minuti il secondo, Pietro Tomasello.
Nella 1100 si impone Rosario Mucera davanti ad Angelo Lo Monaco, ma a quel punto tutti aspettano i big. Partono Placido e Bordonaro, e pare che quest’ultimo abbia fatto un buon tempo. Ma l’ultimo a prendere il via è Nicola Musumeci, il beniamino del pubblico ennese. Sale con grande determinazione a bordo della sua Maserati 2000, e alla fine, manco a dirlo, vince con dodici secondi di vantaggio su Bordonaro. Gran festa, quindi, per Musumeci, ma anche per gli altri concorrenti che ormi sono affezionati a questa bella gara, e nessuno immagina che si è trattato dell’ultima edizione.
Le difficoltà con la Commissione di Vigilanza
Infatti l’anno se guente sorgono alcune difficoltà con la Commissione di Vigilanza che nega il permesso di svolgimento della gara per motivi di sicurezza, e gli uomini del-1′ Automobile Club, che organizzano anche il giro della cravatta, per paura di perdere capra e cavoli preferiscono non insistere.
a allora si è parlato, talvolta di riportare in vita la Pirato-Enna, ma il percorso è ora una delle strade piu trafficate della provincia ennese, e chiuderla per una giornata comporterebbe disagi notevoli. Ma il ricordo di questa gara non si perderà, come eterna rimarrà la passione per le quattro ruote che grazie a questa gara è sbocciata negli uomini di questa terra.