Playstation a Zeltweg

La partenza del GP d’Austria, roba da playstation. Ma a dissipare ogni dubbio è stato il trasponder collegato al GPS che demarca la posizione in griglia di ogni pilota.
Vettel si era avviato 360 millimetri dopo lo spegnimento del semaforo, il  tempo di reazione del detentore della pole Bottas era stato di appena 201 millesecondi, quando il limite che decreta la falsa partenza è di 200 millesecondi. Tradotto in parole più semolici: il pilota della Mercedes si è salvato per il rotto della cuffia. Bravo o assistito dalla dea bendata? I commissari hanno impiegato 26 giri, all’incirca mezz’ora, per passare al setaccio i dati e per sentenziare che Bottas non aveva barato. Quanti si aspettavano un duello al fulmicotone fra Hamilton e Vettel (graziato dalla Fia) sono rimasti delusi. A vincere in Austria è stato il nr 2 di Mercedes, Bottas con un vantaggio di appena 0″658 su Vettel alla media oraria di 224,757 km. Un Bottas leader della gara dal 1° al 41° giro e dal 44° giro al traguardo. E così nei momenti difficili di Hamilton la Mercedes può fare affidamento su un pilota che ha imposto alla grande il ritmo e che ha vinto con autorità. E anche lui ora è in corsa per il titolo (136 punti) con Hamilton a quota 151. E domenica ne vedremo delle belle a Silverstone nel GP di Gran Bretagna.

Vettel: <ancora un giro…>

<Un’altro giro e ti avrei preso…>. Ecco la battuta rivolta da Vettel a Bottas pochi minuti prima della premiazione.  <Non voglio togliere nulla a Valtteri, autore di una gara maiuscola – ha proseguito Seb – non sono contento del risultato perchè volevo vincere>. Una vittoria che non è arrivata complici le qualifiche nonostante nel finale ha fornito un repertorio maiuscolo. Vettel ha sfatato il tabù Austria (nei tre precedenti appuntamenti aveva collezionato due ritiri ed un quarto posto) e così porta a 23 i GP in cui è salito almeno una volta sul podio. Il ferrarista eguaglia  Prost e Alonso (uscito, quest’ultimo, al 1° giro per incidente con Verstappen). Vettel guida il Mondiale Piloti con  171 punti su Hamilton (quarto sul traguardo) a quota 151 e su Bottas (136). Nel Mondiale Costruttori guida la Mercedes con 287 punti su Ferrari (254) e Red Bull (152). Unica e magra consolazione per Hamilton l’aver registrato il giro più veloce, il 69° a 230 di media oraria. Il margine dopo 9 GP di Vettel è salito a 20 punti e in molti vorrebbero che Raikkonen porti sempre più acqua nel mulino di Vettel portando via punti preziosi ad Hamilton.

Ricciardo a vele spiegate

L’italo australiano della Red Bull, sempre sorridente, ha compiuto un capolavoro: terzo a soli 6 secondi da Bottas, ha respinto con abilità l’assalto finale di Hamilton. Impresa da evidenziare. Dall’esordio in F1 nel 2011, Ricciardo non era mai riuscito a collezionare cinque podi consecutivi: è il secondo pilota della Red Bull a realizzare questa cinquina. Dopo Hamilton, quinto sul traguardo Raikkonen che si è fatto sorpassare in avvio da Bottas e da Vettel, ma ha girato sempre a buon ritmo e con un piglio ammirevole. Seguono al traguardo Grosjean, autore di una lodevole gara, Perez, una roccia prima da farsi doppiare nellìepilogo da Bottas e da Vettel, Ocon, dalla tattica intelligente, Massa (dal 17° posto in griglia al 9° al traguardo con una Williams in ascesa), Stroll (per la terza volta di fila a punti (ora a quota 18), Palmer (undicesimo con la Renault).

Il rimpianto di Marchionne

<Sarebbe stato meglio vincere – ha detto nel dopocorsa il presidente della Ferrari, Sergio Marchionne – ma siamo lì e la Mercedes lo sa bene e sentono il fiato sul collo. Un dato è certo: la Mercedes non scapperà. Abbiamo una monoposto competitiva e siamo contenti dello sviluppo fatto sino ad oggi. La strada è lunga ma abbiamo una agenda fitta da portare avanti fino al GP a Monza>. Si è parlato anche del mercato piloti. Raikkonen è in scadenza di contratto, un Kimi definito da Marchionne <laggard> (un tira tardi tradotto in italiano). Alonso vorrebbe tornare su di una Rossa ma a Maranello l’argomento non viene preso in considerazione. Nessun interessamento per Verstappen secondo dei rumors modenesi. Una Ferrari più concentrata sul Mondiale che sulla campagna acquisti. Riguardo all’idea di Berlusconi di coinvolgerlo nella politica, Marchionne ha così risposto: <Berlusconi ha spiazzato tutti. Non ci penso neanche di notte ad un mio ingresso in politica>.
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