Bottas premiato da Putin

Con una corsa capolavoro Bottas, il nr due della Mercedes, ha vinto il suo primo Gran Premio in F1 sulla pista di Sochi in Russia, ricevendo i complimenti del presidente Putin.

Successo che inseguiva da 80 gare. A 27 anni è stato dunque l’uomo del giorno (77 le sue prestazioni con la Williams e 4 con la Mercedes). E’ il quinto finlandese a riuscire nell’impresa dopo Keke Rosberg, Mika Hakkinen, Heikki Kovalainen e Kimi Raikkonen. Il giovane pilota di Nastola (paesino della Finlandia) è sposato con la campionessa di nuoto, anch’essa finlandese, Emilia Pikkarainen. <Non posso che ringraziare la Mercedes per questa opportunità di correre ai massimi livelli> – ha detto a fine gara Bottas. Quest’ultimo, freddo di temperamento, ha preceduto sul traguardo di un soffio (0’617″) Vettel e di 11″ Raikkonen, quarto Hamilton (che ha lamentato un surriscaldamento al proprio motore) e via via Verstappen (ottimo quinto), Perez (ancora una volta a punti), Ocon (molto bravo nel rendimento), Hulkenberg (bravo a gestire le gomme), Massa (sfortunato per via di due forature), Sainz (Stroll), Kvyat, Magnussen, Vandoorne, Ericsson e Wehrlein. Ritirati Alonso (al primo giro di formazione per un guasto al motore), Ricciardo (freni) e Palmer e Grosjean (per incidente). Prossima gara il 14 maggio a Barcellona, il GP Spagna.

Vettel, sempre leader

Nella classifica del Mondiale, Vettel è leader con 86 punti precedendo Hamilton (73), Bottas (63), Raikkonen (49), Verstappen (35), Ricciardo e Perez (22), Massa (18). In quella costruttori Mercedes è prima con 136 punti, Ferrari segue con 135, Red Bull a quota 57. Il giro più veloce l’ha firmato Raikkonen, il 49° in 1.36″644. Sebastian Vettel ci ha provato sino all’ultimo metro per acciuffare Bottas ma non è piaciuto quel gesto rivolto a Massa. In molti sono convinti che nel GP di Russia la Ferrari ha sprecato una buona occasione anche se, ad onor del vero, il capolavoro l’ha firmato Bottas che è riuscito a tenere a bada uno scatenato Vettel. Si è deciso tutto in partenza.  E il risultato delle prove è stato capovolto. Merito anche del motore Mercedes che in rettilineo non ha rivali. A fine gara, Vettel ha rivolto un elogio al rivale Bottas definendolo <l’uomo del giorno>. <Lui ha avuto più slancio – ha detto Seb –  e alla prima frenata mi ha chiuso la… porta, ma ha guidato meglio di tutti>. Massa ha fatto un favore doppio a Bottas prima offrendogli un facile sorpasso e facendo perdere tempo prezioso a vettel nel doppiarlo. Ma onestamente il team del Cavallino ha ammesso che non sarebbe cambiato nulla. Un fine settimana positivo per Raikkonen. Al tirar delle somme come ha giustamente sottolineato Pino Allievi sulla Gazzetta dello Sport <Ferrari e Mercedes sono alla pari, salvo qualche sfumatura del momento. E le corse si giocano sui dettagli. Bottas ha firmato la sua gara perfetta con un avvio da 30 e lode>. Sono 166 i GP trascorsi dall’ultima prima fila tutta Rossa a Magny Cours: era il 21 giugno 2008. Il Mondiale della Rossa manca da 10 anni. E a riguardo l’ex patron della F1 Ecclestone ha detto: <E’ ora di vincere il titolo. Sarebbe un bene per tutta la F1. Per il futuro dei GP è arrivato il momento di abbassare il prezzo dei biglietti>.

I punti di forza della Rossa

Quali i punti di forza della Ferrari 2017? Aerodinamica, meccanica e motore. La Formula 1 è diventata più complicata e l’organizzazione voluta da Marchionne è molto intelligente. Nel giro di pochi mesi la Ferrari si è ripresa la leadership grazie alla silenziosa rivoluzione del presidente Marchionne. Arrivabene (è al timone da tre anni) e Binotto gestiscono il team con notevole professionalità. Da evidenziare che tra venerdì e sabato il team Ferrari ha dovuto cambiare un sensore difettoso nella vettura di Raikkonen. Segno di una efficienza al top nei boxes di Maranello. L’aggiornamento della vettura (doppio monkey seat, deviatori di flusso modificati e conferma del fondo impiegato in Bahrain) è stato un fattore in più per Maranello. La Ferrari di Vettel e la Mercedes di Hamilton hanno già superato i mille cavalli, un miracolo di ingegneria dei piccoli V6 ibridi, pur più potenti dei V10, consumano meno. La cilindrata del V6 turbo ibrido consuma meno di 142 litri per un GP di 305 km. Le vetture di oggi sono le più veloci della storia grazie ai nuovi regolamenti che premiano l’aerodinamica. Cosa sta succedendo ad Hamilton? Il britannico si limita a dire che qualche volta non sente la macchina calzargli a pennello, come un guanto, e fatica a trovare la migliore performance.
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