ACI: sarebbe in arrivo un Generale come Commissario

Dopo l’annullamento della quarta elezione di Sticchi Damiani, via alle candidature entro il 31 marzo

Dalla prossima settimana l’Automobile Club d’Italia potrebbe essere retto da un Commissario in sostituzione dell’ormai ex-Presidente Angelo Sticchi Damiani costretto a lasciare l’ufficio di via Marsala nella cui poltrona sedeva dal 2011, nonostante eletto per la quarta volta consecutiva lo scorso 16 ottobre con il 90% dei voti (aveva toccato la punta del 95% nell’elezione precedente). Secondo indiscrezioni -che non è stato ancora possibile verificare – il Governo avrebbe individuato nel Generale Tullio Del Sette (73 anni), ex-comandante generale dell’arma dei Carabinieri, colui che gestirà l’ente sino all’insediamento del prossimo Presidente che verrà eletto il 9 luglio (seconda convocazione 10 luglio).

Tullio del Sette

Quello di stamane sarebbe stato di conseguenza – se la notizia del Commissariamento venisse confermata – l’ultimo atto formale firmato da Sticchi Damiani: l’avviso di convocazione dell’assemblea per l’elezioni del nuovo Presidente che reggerà l’ente nel quadriennio 2025 -2028.

L’avviso è stato inviato ai componenti l’Assemblea dell’ACI, il Consiglio Sportivo Nazionale, la Giunta Sportiva ed i componenti il collegio dei revisori dei conti, unitamente al verbale della riunione dell’Assemblea Generale di ieri l’altro (12 febbraio). L’avviso rende noto che entro il 31 marzo scadrà il termine per la presentazione delle candidature. Secondo le prime indiscrezioni potrebbero essere due i candidati in lizza: l’attuale Presidente dell’Automobile Club di Roma Giuseppina Fusco (inizialmente data in quota allo stesso Sticchi Damiani, ma pare che invece fra i due adesso sia sceso il gelo) ch’è una dei tre vice-Presidente dell’ACI e del Presidente dell’AC Milano Geronimo La Russa.

Geronimo La Russa e Giuseppina Fusco

La quarta elezione di Sticchi Damiani è stata annullata dal Governo in ossequio al decreto legge n.208 del 31 dicembre 2024 che ha definito il limite dei tre mandati per i presidenti di enti pubblici di natura sportiva (per la stessa ragione Giovanni Malagò non potrà ricandidarsi al vertice del Coni). Assegnando un termine di 45 giorni per indirre nuove elezioni.

Resta da capire se l’incarico al Commissario verrà assegnato con ampi potere o ad Acta ed in tal caso potrà svolgere solo compiti di ordinaria amministrazione. L’ente peraltro è attualmente privo di un segretario generale perchè la proroga dell’incarico all’ex-segretario Vincenzo Leanza, firmata da Sticchi Damiani, non è stata ritenuta legittima in conseguenza delle invalidete elezioni.

Lo stallo dell’ACI, le preoccupazioni per il futuro delle corse

L’ACI è pertanto in una fase di stallo che interessa anche l’attività sportiva. Oltre ai dubbi sul futuro di Imola e Monza nel calendario della Formula 1, così come del Rally d’Italia, scendendo più verso la base c’è il grave problema del vertiginoso aumento delle tariffe organizzative a carico degli organizzatori che immediatamente sono state replicate sui piloti attraverso l’aumento delle tasse di iscrizioni. Ma nel contempo la stessa Unipol, unica a partecipare al bando, ha annunciato che lascerà l’accordo il prossimo 31 marzo e non c’è nessun’altra compagnia alla finestra. Anche se l’ACI è proprietaria di Sara Assicurazioni (anche questa presieduta da Sticchi Damiani). Annunciate le prime defezioni degli organizzatori che non possono sopportare le nuove tariffe. In tutto questo bailamme riprendono quota le considerazioni sull’opportunità di separare AciSport, la federazione sportiva dell’Automobilismo dall’ente pubblico ACI. Che dovrà far fronte anche a 50milioni di euro in meno dal bilancio 2025

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