Targa 2017: anche Pizzuto assolto per l’incidente
Rally - Pubblicato il 23 Gennaio 2025 - 15:56
Targa Florio: assolto anche l’ex-Presidente dell’AC Palermo per l’incidente del 3 aprile 2017
La vicenda giudiziaria conseguente alla tragica edizione n. 101 della Targa Florio-Rally, a quasi sette anni da quel 3 aprile 2017, è giunta forse alla conclusione defintitiva con la sentenza di assoluzione con formula piena – “perchè il fatto non sussiste” – emessa poche ore addietro dal Tribunale di Termini Imerese, Giudice Dott. Quattrocchi – anche dell’ex-Presidente dell’Automobile Club Palermo, Angelo Pizzuto, che nella sua qualità di Presidente del Comitato Organizzatore della competizione aveva scelto il rito ordinario. A differenza degli altri imputati – il Direttore di Gara Marco Cascino, il delegato all’allestimento del percorso Antonio Pochini e ACI che venne citata come resposabile civile – che avevano invece optato per il rito abbreviato e che anche in appello – dopo l’assoluzione in primo grado del 2022 – vennero assoluti con sentenza del 26 giugno 2024. Alla quale adesso segue quella che interessava il solo Angelo Pizzuto, difeso dagli Avvocati Roberto Tricoli e Massimiliano Miceli. Le motivazioni complete verranno rese note succesivamente e sarà interessante conoscere le valutazioni che hanno convinto i Giudici per ritenere che “il fatto” ovvero l’eventuale responsabilità degli organizzatori per le cause dell’incidente “non sussistono“.
Targa Florio: l’incidente del 2017
L’incidente si verificò il mattino del 21 marzo 2017 quando il pilota messinese Mauro Amendolia (che aveva 53 anni) nel corso della prova speciale “Piano Battaglia”, durante la prima delle due tappe sulle quali si articolava la Targa Florio-Rally n. 101, perse il controllo della Mini Cooper con la quale gareggiava in coppia con la figlia Gemma come navigatrice. In seguito all’impatto il pilota mori sul colpo (fatale l’impatto contro il parabrezza ed il montante sinistro della vettura, nonostante la testa fosse protetta dal casco) mentre la figlia riportò gravi ferite e venne trasportata al Civico di Palermo dove restò a lungo in rianimazione ma riuscì a salvarsi. Perse la vita- a seguito delle gravi ferite subite – pure il il Commissario di Percorso Giuseppe Laganà (siracusano di Lentini), investito dalla Mini Cooper. Della sua morte è stato ritenuto responsabile il solo Mauro Amendolia.
La sentenza di primo grado
La sentenza assolutoria di primo grado era stata invece emessa a novembre del 2022 dal Gip Claudia Camilleri del Tribunale di Temini Imerese accogliendo le tesi della difesa (Avvocati Roberto Tricoli, Massimiliano Miceli, Francesco La Loggia) e la richiesto dal PM. La sentenza di oggi era attesa dallo scorso mese di novembre quando si svolse l’ultima udienza del processo al solo Pizzuto.