Minì, un week-end in Qatar per studiare i segreti della Formula 1

Minì affiancato ai piloti della Alpine in Qatar. Potrebbe arrivare a breve un’opportunità

Dopo le settimane di preparazione in fabbrica, utilizzando il simulatore di Pierre Gasly e dell’ormai ex pilota sulla quadra Esteban Ocon, Gabriele Minì ha avuto l’opportunità di affiancarsi ai piloti ufficiali della Alpine nell’ultimo Gran Premio del Qatar, penultimo appuntamento del mondiale 2024 di Formula 1 che si è tenuto l’ultimo fine settimana sul tracciato del Lusail International Circuit.

Dopo le apparizioni ai box nei round europei, più che altro sfruttando la concomitanza con la serie Formula 3, il marinese della Alpine Academy è volato in medio-oriente per seguire con attenzione tutte le operazioni all’interno del garage transalpino, carpendone i segreti e acquisendo informazioni importanti per completare il proprio bagaglio d’esperienza. Un’opportunità che, unita al lavoro di preparazione portato avanti nell’ultimo mese e mezzo (Gabriele ha utilizzato e non poco il simulatore ad Enstone, testando gli ultimi circuiti affrontati dalla serie mondiale – Austin, Città del Messico e San Paolo – al volante dell’A523 “virtuale”), mirano – forse – a garantirgli una preparazione di base per un test.

E con l’avvicinarsi dei rookie-test in programma la settimana prossima, ad Abu Dhabi, il sogno di ogni appassionato siculo è certamente quello di vedere il pilota di Marineo al volante di una A523. La sessione, ricordiamo, è in programma allo Yas Marina Circuit subito dopo la conclusione della stagione e mira a far acquisire esperienza ai giovani piloti al volante delle moderne Formula 1.

La giornata, programmata quest’anno per martedì 9 dicembre, mira proprio a far accrescere l’esperienza dei piloti più giovani, con diverse scuderie che utilizzano questa finestra per schierare in pista le proprie “piccole” leve, spesso impiegate come driver di sviluppo o terze guide per l’annata. Nulla ancora di ufficiale, chiaramente, ma la possibilità è certamente concreta e l’utilizzo di Minì in pista per una giornata di questo tipo sarebbe la giusta ricompensa ad un’annata a cui è mancata la ciliegina sulla torta per appena 300 metri, ovvero la lunghezza che separa l’ingresso della Parabolica al traguardo di Monza. Inoltre offrirebbe alla squadra l’opportunità di completare il programma di lavoro delle ultime settimane, offrendo al pilota siciliano un confronto diretto tra le sensazioni offerte dal simulatore – ormai largamente utilizzato per definire i set-up durante i week-end di gara – a quelle della pista “reale”.

Min in una sessione al simulatore della Alpine

Data ormai per certa la presenza di Jack Doohan in una delle due vetture (l’australiano è già stato ufficializzato al posto di Ocon nel fine settimana e proseguirà il lavoro con il team anche il martedì in vista dell’impegno da ufficiale nel 2025), resta da capire se il sodalizio francese sceglierà di far lavorare l’australiano per tutta la giornata o se sceglierà di dirottarlo, anche per il solo pomeriggio, al test Pirelli inizialmente in mano a Gasly, lasciando strada libera quindi ad un altro giovane. E qui, la lista, oltre a Minì offrirebbe anche Victor Martins, talento della compagine francese attualmente impegnato in Formula 2, e Paul Aron, già ufficializzato come terza guida e “develpoment driver” per il 2025.

Una bella domanda, oltre che una sfida interessante anche in prospettiva futura, a cui si troverà una risposta solo nei prossimi giorni, quando la squadra diretta dalla triade composta Luca De Meo (CEO di Renault), Flavio Briatore – da qualche mese Super Consulente della squadra – e dal team principal Oliver Oakes ufficializzerà i propri piani per l’ultima apparizione di questa lunga e complessa stagione 2024.

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