A Baku super tandem tricolore con Minì e Antonelli
Oltrestretto - Pubblicato il 10 Settembre 2024 - 15:30
Testo e foto di Dario Lucchese
Quello di Baku, questo fine settimana, sarà un tandem tutto tricolore. In casa Prema scende Oliver Bearman e sale Gabriele Minì, che fa il suo debutto in Formula 2. Il giovane pilota di Marineo sostituisce nell’Azerbaijan l’inglese della Haas, a sua volta chiamato per una sola gara a prendere il posto di Kevin Magnussen in vista del suo impegno a tempo pieno nel 2025 sempre con la squadra guidata da Ayao Komatsu.
Un repentino scambio di sedili, che ha determinato una combinazione tanto intrigante quanto del tutto inusuale. Perché per la prima volta il pilota siciliano si ritroverà a correre nello stesso campionato e per di più nello stesso team di Andrea Kimi Antonelli. Ed ancora, per la prima volta il team di René Rosin sarà presente nella serie con una coppia di italiani.
Tra Minì ed il giovane pupillo di Toto Wolff, che la prossima stagione prenderà il posto di Sir Lewis Hamilton alla Mercedes, corre buon sangue fin dai tempi del kart (nella foto sono ritratti insieme con la bici, in giro per il paddock di Sarno nel 2019). Le loro strade fino ad ora si sono incrociate tante volte, ma mai incontrate come adesso.
Una sorta di staffetta, visto che entrambi proprio con la Prema hanno scritto il proprio nome nell’albo d’oro della F4 italiana (inaugurato nel 2014 da Lance Stroll); Gabriele nel 2020 e Kimi a distanza di due anni, per poi fare ambedue il salto nella Formula Regional. Destini paralleli di due campioni dal cuore d’oro che oggi più che mai rappresentano il presente ed il futuro.
Due caratteri diversi. Entrambi con i piedi per terra, bravi ragazzi e di buona famiglia, con dei genitori speciali. “Gabry” (19 anni compiuti a marzo) forse è più riflessivo, tranquillo. Kimi, neodiciottenne e ancora privo della patente, gioviale ed espansivo. L’uno e l’altro modesti, alla mano con tutti, senza grilli per la testa.
Alle spalle di Minì c’è il management di Nicolas Todt. Antonelli dalla fine del 2018 è invece sostenuto dall’entourage della stella a tre punte. Un appoggio che il siciliano ed il pilota bolognese si sono guadagnati da baby, facendo scintille nei kart. Nelle corse ci vogliono tanti soldi, ma chi vince ha il talento e quello di certo non si compra.
Andiamo ai fatti, quelli più attuali. Baku è un tracciato cittadino velocissimo di 6,003 chilometri. Un circuito estremamente insidioso e impegnativo. Lo scorso anno in Formula 2 fu proprio Bearman ad ottenervi con la Prema due vittorie e questa sicuramente rappresenta un’ottima premessa. I cittadini si sa che sono il pezzo forte di Minì: due vittorie di fila a Monte Carlo in Formula 3 quest’anno e nel 2023, entrambe coronate dalla pole; ed ancora un terzo posto lo scorso anno nel prestigioso Grand Prix di Macao. Che ci si creda o no, Antonelli può viceversa vantare una sola esperienza sulle strade del Principato, dove quest’anno in Formula 2 ha conquistato nella Sprint Race un ottimo quarto posto facendo segnare anche il giro più veloce.
Minì porta con sè due anni di militanza in Formula 3, categoria da cui Antonelli non è transitato neppure per sbaglio. L’emiliano ha tuttavia sulle spalle 22 gare in Formula 2, in cui ha ottenuto anche due vittorie a Silverstone e Budapest; inoltre, pur essendo alla sua prima stagione nella categoria, è risultato vincente più o meno ovunque nel confronto con lo stesso Bearman che vi ha corso anche lo scorso anno. Sia Minì che Antonelli non hanno mai visto Baku, ma entrambi vi hanno girato nei giorni scorsi al simulatore. Chiaro che per il siciliano sarà un po’ tutto da scoprire, a cominciare dalla Dallara F2 2024 che guiderà per la prima volta.
Il prossimo in definitiva si prospetta come un fine settimana di grande passione. Sky Sport F1 trasmetterà in diretta venerdì le prove libere e le qualifiche, nell’ordine a partire dalle ore 9 e dalle 13. Sabato sarà il turno della Sprint Race (12.15), mentre il collegamento per la gara più lunga è in programma domenica alle 9.35.