Una casa per l’Autodromo di Pergusa

Pergusa: ingresso nella “Fondazione” e apertura ai privati fra le ipotesi per il prosieguo dell’attività.

La recente manovra varata dall’Assemblea Regionale Siciliana, conteneva anche un contributo straordinario di 250mila euro da parte dell’Assessorato Territorio e Ambiente assegnati al Libero Consorzio Comunale di Enna (l’ex-Provincia Regionale) quale quota di partecipazione della Regione per la costituzione della “Fondazione Lago di Pergusa”.La Fondazione – si legge sul sito della Regione  – avrà il compito di “preservare, gestire e rendere fruibile il patrimonio naturale del sito”.  Era proprio necessaria essendoci già la Riserva Naturale?

La Fondazione Lago di Pergusa

Si, secondo l’assessore Elena Pagana, che oltretutto essendo ennese deve conoscere bene le problematiche connesse al lago ed all’ambiente circostante aldilà del ruolo che ricopre. “La recente crisi idrica – dichiara – ha evidenziato l’importanza di una gestione proattiva e coordinata del Lago di Pergusa. Questo nuovo ente nasce proprio con questa finalità, ovvero quella di andare oltre la gestione emergenziale e assicurare una tutela costante e attenta di questo prezioso patrimonio naturale, consapevoli delle sfide poste dai cambiamenti climatici e dalle pressioni antropiche. Superando, quindi, la logica degli interventi sporadici, la Fondazione si impegnerà a monitorare costantemente lo stato del lago, attuando azioni preventive e pianificando interventi a lungo termine per preservarne la biodiversità e le sue funzioni ecologiche”. 

Sarà compito della Fondazione -si legge sempre nella stessa comunicazione ufficiale dell’Assessore Pagana (nella foto, sopra) – invitare tutti i cittadini, le associazioni e i portatori di interesse a partecipare attivamente alla tutela del lago, attraverso iniziative di volontariato, progetti di educazione ambientale e azioni concrete”. 

La Fondazione e la Riserva Naturale di Pergusa

La “Fondazione” si presume verrà chiamata a gestire anche la “Riserva Naturale Speciale Lago di Pergusa” (instituita dalla Regione nel 1995), pure questa attualmente sotto la responsabilità dell’ex-Provincia. Secondo alcuni boatos (in mancanza di comunicazioni ufficiali) potrebbe incorporare anche l’Autodromo e le sue attività. Immaginiamo che, in tal caso, oltre a Regione Sicilia e Libero Consorzio di Enna si potranno aggiungere altri soci (finalmente aprendo anche ai privati ai quali invece era precluso l’ingresso nell’ex-Consorzio), e fra questi sembrerebbe logico vorrà e potrà esserci anche l’Automobile Club d’Italia direttamente o attraverso la sede provinciale di Enna. O chissà non venga fuori che il prossimo ente gestore dell’Autodromo di Pergusa non possa essere proprio solo l’ACI. Che, come noto, controlla già Vallelunga, Monza ed è recente l’acquisizione di Binetto (Bari) e adesso potrebbe estendersi sino alla Sicilia dopo aver rinunciato a prendere in considerazione “Siracusa”. Ma questa è un ipotesi frutto solo della personale fantasia di chi scrive. Così come è preoccupazione tutta personale che in questo bailamme Pergusa non faccia la stessa fine dell’ex-autodromo aretuseo… Ed è questo, a parte tutto il resto, ciò che maggiormente bisognerà attenzionare. Perché fra il dire ed il fare, in questo caso, c’è qualcosa di più del… lago.

Autodromo: l’appello degli imprenditori

La eco sullo scioglimento del Consorzio Ente Autodromo Pergusa e conseguentemente sul futuro dell’impianto in attesa di chiarimenti che tardano ad arrivare, ha acceso il dibattito sui social ed ha suscitato anche l’attenzione delle imprese. Sull’argomento riceviamo e pubblichiamo una nota del Gruppo Arena a firma dell’amministratore Delegato Giovanni Arena (nella foto sotto): “inviterei tutti i soci a rivedere la posizione presa a seguito della delibera della giunta comunale di Enna. Bisogna mettere da parte i protagonismi politici e pensare al bene della città di Enna e, di conseguenza, di Pergusa. È impensabile che, in vigenza di un contratto con un’azienda multinazionale come Pirelli, si pensi di interrompere e liquidare l’ente! Mi immagino che, quando si decise anni fa di intraprendere e formalizzare il contratto con Pirelli, i soci abbiano tenuto conto della scadenza dell’ente e che, con responsabilità, avrebbero dovuto prorogare la scadenza statutaria, più che metterlo in liquidazione! Poi, il resto non spetta a me valutare l’operato del Presidente Sgro! Quello che posso dire è che negli ultimi anni della sua gestione abbiamo visto rivivere il circuito, che era fermo da parecchi anni. Sicuramente la sinergia e l’amicizia con Alessandro Battaglia hanno contribuito alla ripresa dell’ente, che risulta, da voci di corridoio, vivere di buona salute economica e finanziaria, cosa rara negli enti pubblici. La nostra azienda sarà sempre vicina al territorio, ma non vorrà e potrà mai sostituirsi al ruolo che le istituzioni debbono esercitare“.

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