Monte Erice: Fazzino e Conticelli sul podio nella prima del Supersalita
Notizie - Pubblicato il 28 Aprile 2024 - 16:45
Monte Erice: Fazzino e Conticelli alle spalle di Faggioli, sette siciliani nei primi dieci
La 66° edizione della Monte Erice, come da pronostici, si è chiusa nel segno di Simone Faggioli. Il campione italiano in carica, al volante della nuova Nova Proto NP01/3000, si è aggiudicato il primo appuntamento del Campionato Italiano Supersalita, garantendosi la vetta della classifica in entrambe le manches cronometrate andate in scena quest’oggi. Il fiorentino, veloce già nelle prove ufficiali di ieri pomeriggio, ha fermato il crono complessivo tra Gara 1 e 2 in 5’51″72, lasciandosi alle spalle i siciliani Luigi Fazzino e Francesco Conticelli.
Il melillese, dopo l’ottima prova condotta alla Salita del Costo di due settimane fa, ha ulteriormente perfezionato il proprio feeling al volante della “nuova” Osella PA30 di classe 3000, accusando un gap di poco inferiore ai sei secondi (5″97). Una prova incoraggiante, condita dalla leadership riservata ai piloti Under, che può fare solo ben sperare in vista delle prossime prove del Supersalita e del CIVM Sud. Bene anche il marsalese, in gara nell’ericino sull’ormai fida Nova Proto NP01/3000 e “abile” a classificarsi sul terzo gradino del podio con un distacco di 7″34 dalla vetta della classifica occupata da Faggioli.
Monte Erice, la top dieci assoluta
Da notare che le manches di oggi hanno riproposto i piazzamenti già emersi ieri, visto che il fiorentino, anche in prova, si è imposto su Fazzino e Conticelli. A ridosso della top tre assoluta si è posizionato il comisano Franco Caruso (NP01-2/3000), veloce nella prima salita ma leggermente più lento dei principali rivali per il podio in Gara 2, seguito a ruota dal concittadino Samuele Cassibba – sempre su N.P. ma spinta da un 2000 (primato di classe per lui) – e il calabrese Domenico Scola, rallentato però nella prima manches dalla presenza di bandiere gialle. Un particolare che non gli ha permesso di ottenere il massimo in termini di performance.
Al debutto sulla NP03 Aprilia/1600, il nisseno Andrea Di Caro è riuscito a stabilirsi in settima piazza e al comando della classe di riferimento, mentre l’altro nisseno Alberto Chinnici (Osella PA2000) e il senese Mirko Torsellini, in gara nel trapanese su un’altra NP30/1600, hanno concluso il week-end in ottava e nona posizione. Infine, a chiudere la top dieci, si è classificato il veterano locale Vincenzo Conticelli, papà di Francesco e in competizione sul percorso da 5730 metri che separa Valderice ed Erice su Osella PA30 Evo/3000. Ultimo, ma non meno importante, le leadership della trapanese Francesca Aiuto (Radical SR4) fra le Lady e della palermitana Scuderia Ateneo nella graduatoria squadre.
Monte Erice, i vincitori nei gruppi
Per quanto riguarda i gruppi, oltre al “campionissimo” Faggioli (bravo a svettare tra le E2SC-SS), si sono messi in evidenza Alberto Scarafone e Giuseppe Aragona. Il primo, tra le CN e su Osella PA21p/3000, ha vinto la sfida diretta con il ragusano Orazio Marinelli (Norma M20FC/3000), mentre il secondo su Volkswagen Golf MK7/3000 ha primeggiato nella E1 Italia.
A questi si sono aggiunti anche Lucio Perugini fra le GT su Ferrari 488 Challenge Evo e Marco Gramezi fra le Silhouettes su 4C/3000, oltre al più veloce nella graduatoria riservata alle TCR, ovvero Luca Tosini su Audi RS3 LMS. Il catanese Angelo Guzzetta, sulla fida Peugeot 106 Rallye di classe 1600, si è lasciato tutti alle spalle nella RSP, mentre l’alcamese Mauro Cacioppo (Mitsubishi Lancer Evo 9) e Alessandro Giovanelli (Mini John Cooper Works) hanno svettato nella N-S e nella RSC. Stessa cosa per il messinese Bartolomeo Mistretta (Peugeot 208 GT Line/Rally4) e Alessandro Fonti (Peugeot 106 Rallye/1600) nella Rally e nella A-S. Infine, tra le RS, primato per Angelo Loconte su Mini Cooper S/TB1600.