Bosch chiude il 2023 aumentando fatturato e redditività
Notizie - Pubblicato il 08 Febbraio 2024 - 10:51
Più 8% di fatturato e margine operativo EBIT che sale al 5%
Il Gruppo Bosch ha soddisfatto le proprie aspettative nonostante le sfide affrontate nell’esercizio 2023. Dai dati preliminari emerge che Bosch ha generato un fatturato di 91,6 miliardi di euro, con una crescita dell’8% al netto degli effetti valutari (crescita nominale del 4%). Il margine operativo EBIT ha raggiunto il 5%, un leggero miglioramento rispetto all’anno precedente (4,3%), soddisfacendo così le aspettative.
In occasione della presentazione dei dati di bilancio preliminari Stefan Hartung, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch, ha dichiarato: “Per Bosch il 2023 si è rivelato più difficile del previsto. Con enorme sforzo siamo riusciti ad aumentare il fatturato e migliorare il margine operativo. Siamo stati in grado di progredire nonostante condizioni fortemente sfavorevoli. Considerando il contesto difficile, si tratta di un risultato straordinario, raggiunto grazie ai nostri collaboratori. Anche gli anni a venire ci richiederanno moltissimo impegno”.
Nell’esercizio precedente, Bosch è riuscita a espandere ulteriormente le aree di crescita, ad andare avanti con la trasformazione del settore della mobilità e a rafforzare la competitività in tutte le aree di business.
Ha aggiunto Hartung: “Continueremo a investire proattivamente nelle tecnologie che daranno forma al futuro, in particolare quelle legate all’azione per il clima. Tuttavia, vediamo un ritardo nella penetrazione sul mercato di tali tecnologie e un rallentamento del mercato. Dobbiamo reagire a una situazione ordini più debole e rafforzare la nostra competitività: solo così potremo finanziare la nostra crescita futura”.
Date le circostanze, Bosch prevede che si renderanno necessari ridimensionamenti in varie aree, come il settore di business Mobility. Proprio quest’ultimo di recente ha avviato incontri con i rappresentanti dei lavoratori per rendere qualsiasi ridimensionamento del personale il più possibile accettabile sul piano sociale. Come da contratti di lavoro siglati con i rappresentanti dei lavoratori nell’estate 2023 per le sedi del settore Mobility in Germania, non ci saranno licenziamenti fino alla fine del 2027.
A tale proposito Hartung ha dichiarato: “Il cambiamento può avvenire solo attraverso la partnership sociale. Abbiamo anche responsabilità verso la Germania, come sede industriale e in particolar modo come sede produttiva”.
Inoltre, Bosch intende continuare ad assumere nelle aree di business particolarmente promettenti e a riqualificare il maggior numero possibile di collaboratori per spostarli dalle aree di mercato in contrazione a quelle in crescita. Da qui al 2030, l’azienda intende investire un totale di circa 4 miliardi di euro per la formazione e la riqualificazione. Questo richiederà anche la disponibilità da parte dei collaboratori.
Politiche per il clima: l’instabilità indebolisce la spinta del mercato
La lotta al cambiamento climatico rimane di grande interesse per le aziende di tecnologia come Bosch e apre numerose opportunità di business. Proprio di recente Bosch ha presentato tecnologie e soluzioni per l’uso sostenibile dell’energia al CES, la fiera dell’elettronica di consumo che si è tenuta a Las Vegas. Hartung ritiene che le attuali politiche climatiche stiano destabilizzando il contesto di business per molte aziende.
Così ha dichiarato Hartung: “Quando la programmazione è incerta, come abbiamo visto di recente con l’improvvisa abolizione dei sussidi alle auto elettriche da parte della Germania, sorgono problemi. Politiche strutturali incostanti ostacolano le decisioni di acquisto a lungo termine. L’economia necessita di maggiore stabilità”.
Peraltro, Hartung mostra empatia per la classe politica: molti dei governi dei Paesi occidentali si trovano a gestire la pressione dell’austerità e della critica populista mentre devono al contempo proteggere la prosperità e ridurre il riscaldamento globale.
Strategia di crescita: gli investimenti alimentano le innovazioni
Anche nell’attuale situazione economica debole, Bosch fa progressi e persegue i propri obiettivi strategici: l’azienda punta a diventare uno dei tre maggiori fornitori nei suoi mercati chiave e a posizionarsi con successo in tutte le regioni a livello globale.
Ha dichiarato Hartung: “Anche in tempi di trasformazione, la nostra ampia presenza nei settori e nelle regioni si dimostra indispensabile. Questo non esclude comunque una gestione focalizzata del portfolio”.
Ne è un esempio la decisione di far concentrare la divisione Building Technologies sul business dell’integrazione dei sistemi e di vendere la maggior parte del relativo business di prodotto. Inoltre, Bosch ha acquisito Climatec nel 2015 e Paladin Technologies lo scorso anno per rafforzare la propria posizione nel mercato nordamericano dell’automazione per edifici.
Bosch sta espandendo anche le aree di crescita che ha stabilito, come il business dei semiconduttori. Con l’investimento nella joint venture europea ESMC e l’acquisizione della fabbrica di wafer di Roseville, negli USA, nel 2023 Bosch ha deciso di compiere investimenti importanti. L’azienda punta a un’ulteriore crescita nella produzione di chip al carburo di silicio, i cosiddetti SiC. Questi semiconduttori trovano impiego nell’elettronica di potenza delle auto elettriche e possono aumentarne l’autonomia.
A dimostrazione della forza innovativa dell’azienda Hartung ha sottolineato: “La struttura verticale con cui si producono i chip al carburo di silicio, rispetto a quella orizzontale, consente di aumentare ulteriormente la loro densità di potenza. Siamo stati i primi produttori di SiC a mettere su strada questa tecnologia e, con la seconda generazione, nel 2023 siamo stati in grado di aumentare le prestazioni di un ulteriore 30%. In Bosch l’investimento alimenta l’innovazione”. A partire dal 2026, Bosch prevede di produrre i primi SiC a struttura verticale sui più convenienti wafer da 200 mm.
Trasformazione nel settore della mobilità: la standardizzazione per promuovere l’elettromobilità
Bosch risponde alla trasformazione del settore automotive con la più grande riorganizzazione del suo core business nella storia della società. Il settore di business Mobility è attivo dall’inizio del 2024. Una delle nuove caratteristiche è la responsabilità orizzontale delle aree che saranno importanti in futuro: software, semiconduttori e computer di bordo. Nel percorso verso la mobilità del futuro, Bosch intende migliorare il modo in cui far leva sulle tecnologie, emergenti e consolidate, per massimizzare le opportunità di business.
Per esempio, abbiamo visto un incremento della domanda di nuovi sistemi frenanti ridondanti, che supportino in particolare la guida autonoma ed elettrificata.
Hartung riferisce che Bosch punta a una crescita annuale di questa area del 10% da qui al 2030: “Complessivamente, con i nostri impianti frenanti, cresciamo al doppio della velocità rispetto alla concorrenza. Manteniamo anche il fatturato derivante dall’ESP nonostante la contrazione del mercato automotive”.
Per quanto riguarda l’elettromobilità, Hartung ritiene che ci sia ancora molto da fare, come sopperire alla mancanza di stazioni di carica e di auto elettriche a prezzi accessibili in Europa, ha aggiunto: “La Cina è riuscita ad aumentare le esportazioni di automobili del 60% lo scorso anno, un risultato che dovrebbe farci riflettere. Sappiamo che i nostri clienti cinesi preferiscono la standardizzazione dei sistemi di propulsione elettrici, perché porta a un’economia di scala da cui noi, in Europa, non possiamo permetterci di rimanere esclusi”.
Risultati 2023: forte crescita nei settori Mobility ed Energy and Building Techonology
Nel 2023 l’andamento del fatturato dei settori di business di Bosch restituisce un quadro disomogeneo. Con 56,3 miliardi di euro nel 2023, Mobility rimane il settore di business Bosch con il fatturato più alto, registrando un aumento del 7% (11% al netto degli effetti valutari).
Markus Forschner, membro del Consiglio di Amministrazione e CFO di Bosch, ha riferito: “C’è richiesta dei nostri prodotti, sia nelle aree di business tradizionali sia nelle nuove. Questo ci spinge a continuare a sviluppare ulteriormente il settore, un compito che richiederà ancora molto lavoro da parte nostra”.
Il settore di business Industrial Technology ha registrato un fatturato di 7,5 miliardi di euro. Questo dato è superiore dell’8% rispetto all’anno precedente grazie all’acquisizione di HydraForce; al netto degli effetti valutari, rappresenta un aumento del 10%. Il settore di business Consumer Goods ha raggiunto un fatturato di 19,9 miliardi di euro.
Forschner ha dichiarato: “La notevole contrazione dei consumi ha avuto una ripercussione sul business degli elettroutensili e degli elettrodomestici”. Il fatturato è diminuito del 7% rispetto all’anno precedente; al netto degli effetti valutari, si tratta di un leggero calo dell’1%. Il settore Energy and Building Technology ha visto un importante aumento del 9% di fatturato, raggiungendo 7,6 miliardi di euro. Al netto degli effetti valutari, la cifra sale all’11%.
Forschner ha spiegato: “In questo caso abbiamo tratto vantaggio non solo dalla forte domanda di tecnologie di riscaldamento efficienti nei consumi e rinnovabili, ma anche dall’espansione del nostro business dei servizi della divisione Bosch Global Service Solutions”.
Andamento 2023: crescita più forte in Europa e Nord America
Anche l’andamento del fatturato per regioni ha presentato risultati difformi. Forschner ha dichiarato: “L’Europa e il Nord America hanno registrato la crescita nominale più forte“. In Europa il fatturato è cresciuto del 6%, attestandosi a 46,8 miliardi di euro (aumento dell’8% al netto degli effetti valutari). Il fatturato in Nord America è salito a 15,2 miliardi di euro, un aumento del 4% (8% al netto degli effetti valutari). In Sud America il fatturato è stato di 1,7 miliardi di euro, pari a un calo del 6% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, al netto degli effetti valutari, la crescita è stata del 4%. Forschner ha spiegato: “Il real brasiliano debole, in questo caso, è stato un fattore decisivo”. Nella regione Asia Pacifico il fatturato è aumentato leggermente dell’1%, raggiungendo 27,9 miliardi di euro (9% al netto degli effetti valutari). Forschner ha spiegato: “Questi dati sono un riflesso dell’indebolimento di diversi settori dell’economia cinese La nostra notevole crescita in India e Giappone ha compensato questo risultato solo in parte”.
Organico nel 2023: livelli di impiego stabili
Al 31 dicembre 2023, il Gruppo Bosch contava in tutto il mondo un organico di circa 427.600 persone. Secondo i dati preliminari, corrisponde a circa 7.600 persone o circa 2% in più rispetto all’anno precedente. In Germania il numero dei collaboratori è rimasto praticamente stabile a 133.800.
Outlook per il 2024: deboli stimoli di crescita dall’economia globale
Per l’anno in corso, Bosch prevede una crescita economica globale ancora moderata, tra il 2% e il 2,5%. Forschner ha dichiarato: “Secondo le nostre stime, l’economia mondiale non inizierà la ripresa fino al 2025. Le prospettive in tutti i nostri settori chiave sono incerte”. Nell’industria automotive, Bosch prevede che i livelli di produzione nel 2024 saranno simili a quelli dell’anno precedente. La società prevede che il declino economico nell’industria meccanica continuerà e non si aspetta che la domanda riprenda a salire prima del 2025. Per il settore dell’energia, Bosch ritiene che la volontà di acquisto dei clienti rimarrà bassa, specialmente nel mercato chiave tedesco. Il motivo è l’incertezza dei proprietari di case sulle future normative per gli impianti di riscaldamento. Forschner ha dichiarato: “Non perdiamo mai di vista il nostro target di un margine di almeno il 7%, anche se significa dover fare importanti investimenti in un ambiente economico tiepido”. In ogni caso, Bosch sta rivedendo le tempistiche precedenti per il raggiungimento del margine target di uno o due anni. La società intende intensificare ulteriormente gli sforzi per migliorare costi e competitività ed entrare proficuamente nei mercati di domani. Forschner ha concluso: “Stiamo cercando di raggiungere un equilibrio tra la redditività e l’uso efficiente delle nostre risorse di capitale, da un lato, e gli investimenti iniziali per la crescita di domani, dall’altro”.