Sila: Cassibba junior nell’albo d’oro dopo il papà

Samuele vince sulla Sila 23 anni dopo papà Giovanni. Secondo Luca Caruso

Nella 42° edizione della “Coppa Sila”, settima di 11 prove sulle quali si articola il TVM Sud e valida anche per il tricolore Bicilindriche, il comisano Samuele Cassibba (36 anni) conferma il pronostico della vigilia ed al volante della Nova Proto Sinergy Np01 scrive per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro della classica calabrese a 23 anno di distanza dall’ultimo successo ottenuto su queste rampe dal papà Giovanni (71 anni) oggi piazzatosi al 7° posto (era stato 8° ieri in prova). Dietro il portacolori della Scuderia Ateneo di Palermo – che ha coperto la distanza di 9,5 km in 5’01.84 ad oltre 113 km/h di media (ieri in prova aveva fermato i cronometri su 5’12″89 nella seconda salita) – si è piazzato l’etneo Luca Caruso (Osella PA21/S Evo- CST Sport) con un distacco di 1″58 (ieri 5’13″07 il suo tempo). Sul podio ha trovato posto, sul terzo gradino, anche il primo dei piloti locali Dario Gentile (Osella PA21/S) con il tempo di 5’14″14. A seguire nella graduatoria assoluta Francesco Ferragina (Elia Avrio ST09), Antonio Fuscaldo (Osella PA 21/S) e l’alcamese Francesco Adragna (Ligier JS49/ HONDA) primo della CN il quale ha preceduto Cassibba senior (Osella Pa 30 Zytech). Fra le monoposto a ruote scoperte (TM-SS) affermazione per il nisseno Orazio Carfì (Tatuus/Renault).

Nei gruppi primati per le scuderie siciliane CST sport con il calabrese Marco Nicoletti (Peugeot 106 16V) nella N-S e per la RO Racing nella GT con il campano Gabriele Mauro ( (Porsche 997). 61 i piloti che hanno portato a termine la gara valida per il TIVM Sud. Non ha disputato la gara Luigi Fazzino perchè non c’era tempo per ovviare ai danni provocati alla sua Osella da un principio d’incendio verificatosi ieri mattino nella prima salita di prova.

Bicilindriche/Currenti si piega a Mercuri

Nella prova del tricolore riservato alle intramontabile “500” sulle strade di casa Angelo Mercuri ha avuto ragione del catanese Andrea Currenti (Phoenix) che alla fine ha accusato un ritardo di quasi 7″. Terzo sul podio l’altro Mercuri, Gianfranco

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