Samonà: “Così salvaguardiamo la Targa Florio”

Samonà spiega l’iniziativa dell’Assessorato

Alberto Samonà, giornalista professionista neo Assessore Regionale ai Beni Culturali, ha coordinato l’intervento a salvaguardia della Targa Florio ed avviato il processo per assicurarne la proprietà pubblica e la tutela al pari di un monumento – come gli appassionati ed i cultori della corsa più antica del mondo si sono sempre augurati (n.d.r.)  – acquisendo il riconoscimento di interesse culturale.

Alberto samonàRaggiunto telefonicamente nel corso del suo tour con il leader della Lega Matteo Salvini, spiega “La Targa Florio rappresenta l’identità siciliana. Non potevamo restare insensibili agli appelli degli appassionati e ci siamo immediatamente attivati. La responsabile della Sopraintendenza di Palermo Lina Bellanca e la responsabile del procedimento Selima Giuliano, hanno avviato – per le rispettive responsabilità e competenze  – l’iter per porre la Targa Florio sotto tutela dichiarando l’interesse culturale della corsa nata nel 1906.  La Targa Florio inserita nel R.E.I (Registro Eredità Immateriali della Regione), diviene un bene che non può essere messo sul mercato. Verrà acquisito dalla Regione Siciliana e questo in armonia con il Presidente Musumeci e l’Assessore Regionale al Turismo Messina, con il quale non vi è nessuna sovrapposizione anzi si lavorerà insieme per il migliore futuro della manifestazione”. Dichiarazione con la quale Samonà esclude tensioni sull’argomento con l’esecutivo regionale, come invece si mormorava nelle ultime ore.

L’AC Palermo avrà adesso 30 giorni per proporre le eventuali osservazioni alla comunicazione ricevuta dalla Sopraintendenza di Palermo.

La notizia è stata data a sorpresa stamane nel corso di una conferenza stampa della Lega a Bagheria ed è subito rimbalzata sul web. L’Assessore Samonà ha pertanto immediatamente raccolto l’appello che da più parti, oltre che dalla nostra testata, era stato rivolto alle istituzioni affinchè impedissero che un bene della Sicilia venisse ceduto ad un ente non regionale senza garanzie certe per il futuro della competizione ma solo con un generico “progetto di rilancio”.

La Targa Florio – si legge in una nota a firma dell’Assessore – costituisce ancora oggi a livello mondiale un riferimento immeritato e diretto alla cultura ed alla storia della Sicilia ed è un evento fortemente radicato nella memoria collettiva. Non si tratta solo di un marchio legato al mondo dell’automobilismo ma rappresenta la storia stessa dell’automobilismo, la sfida che un isola seppe lanciare al mondo intero, un azione titanica che partendo da una terra dove anche le strade erano difficili da percorrere, ha lasciato un segno indelebile in tutto il mondo. La Targa Florio ancora oggi suggestiona, evoca ed emoziona. Riconoscere il valore del brand Targa Florio vincolandone l’uso è un atto necessario e dovuto ai siciliani per evitare che possa compiersi uno scippo alla nostra storia”

Come noto l’Automobile Club Italia si apprestava,  o avrà intanto avanzato non è dato saperlo ufficialmente,  una proposta formale all’Automobile Club Palermo offrendo 4,3 milioni di euro per l’acquisto del marchio a titolo definitivo a fronte peraltro di una valutazione di 6,5 milioni di euro dunque maggiore di 2,2. Cifra, quella mdi 4,3 a deconto un debito dell’AC Palermo di 6,2 milioni nei confronti dell’ACI. Una trattativa, questa fra ACI e AC Palermo, iniziata nell’autunno del 2017 – che Sicilia Motori per prima rese pubblica ad inizio 2018 –  che forse adesso è definitivamente tramontata. Mentre potrebbe essere possibile che se veramente l’AC Palermo dovesse cedere il marchio, costretto in ciò per l’esigenza di risanamento, e la Regione acquisirlo, si porrà l’esigenza della gestione delle competizioni e delle manifestazioni legate direttamente ed indirettamente alla Targa Florio.

Potrebbe tornare in scena l’Automobile Club Italia con un contratto di noleggio a titolo oneroso (così che nel tempo la Regione rientrerebbe dall’investimento), o anche altri soggetti. Anche esteri che stavano per indirizzare manifestazioni di interesse all’AC Palermo quando è rimbalzata sabato scorso la notizia della vendita.

La Targa Florio non è solo la corsa più antica del mondo e la competizione con il maggior numero di edizioni disputate (104 il prossimo 13 settembre), è anche e sopratutto un patrimonio culturale e storico oltre che sportivo della Sicilia. Una vera e propria opera d’arte, un monumento dinamico. E’ un nome conosciuto in tutto il mondo e che gestito con visione e lungimiranza può ancora dare tanto a tutta la regione ed al comprensorio madonita, dov’è nata e cresciuta, interessate ai tre percorsi stradali dai tempi pionieristici agli anni ’70 sui quali si disputò la gara di velocità, dal 1978 trasformata in rally. La moderna formula di corse su strada.

Adesso, probabilmente, si aprono nuovi scenari

 

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