VENINATA Vito, tutta una vita con l’automobile

Tratto da Sicilia Motori –  Anno XXVI n° 12 (306) – Dicembre 2008

di Giovanni Pluchino – Riproduzione riservata

veninataPilota – giramondo,concessionario, collezionista. Tre fasi si incrociano nella storia del gentleman driver ragusano. Oltre 40 anni di corse e di trionfi con quattro titoli italiani ed un lungo palmares. “Contaggiato” da papa Filippo,pioniere delle corse, con i figli cura adesso il garage di famiglia

Non è facile compendiare gli oltre 40 anni di attività agonistica di Vito Veninata, uno dei più eclettici fra i piloti siciliani avendo corso sulle strade e sulle piste di mezza Europa ed anche oltre, e sino a qualche anno addietro a dispetto dei “sessanta”, splendidamente portati, superati da un pezzo.

Ad esaminare il suo palmares, a guardare le sue bacheche, vengono i … brividi. Da dove iniziamo allora? Dai suoi quattro titoli italiani consecutivi (nella “Sport“, 1300 prima e 2000 dopa), dal 1980 e sino all’83, o dai suoi primi chilometri, al volante di una “500” nel lontano 1965? In ogni caso ci accingiamo a parlare dell'”inossidabile” Vito Veninata (la sua licenza di conduttore, tutt’ ora valida, registra ben 43 rinnovi), ancor oggi innamorato delle sue auto che ha sempre trattato, in gara come in garage, come proprie creature.

Perche – dice ­ ognuna di esse ha una sua storia, e ad ognuna di esse sono legati tanti miei ricordi e tante meravigliose vittorie“. E a proposito di vittorie il “nostro” e assolutamente (e volutamente?) impreciso: “Quante volte ho vinto? Sinceramente non ricordo il numero dei miei successi nelle varie categorie; in ogni caso ci vorrebbe il pallottoliere per annoverarle tutte. Basti pensare che ho vinto con le “500” e con le Oseila, e che ho gareggiato in Europa, ma anche in Giappone, in America, in Australia, in Brasile, in Sud Africa“.

1976: alla Coppa Farris di alghero con la Chevron B36 2000

Il debutto, seguito con un briciolo di preoccupazione da papà Filippo, grande sportivo di vecchio stampo, avviene al volante di una Fiat “500” sulle rampe della “Colle San Rizzo“, cronoscalata messinese dove ottiene un incoraggiante 4° posto di classe.

Subito dopa si classifica 3° alla “Coppa Belmonte“. Il ghiaccio era ormai rotto e nel ’66, sempre al volante della fida “500 ”, ottiene sei primi posti di classe: Monte Bonifacio, Monte Pellegrino, Monte Erice, Capo D’Orlando, Val D’ Anapo ­ Sortino, Coppa Monopoli.

Era ora insomma di lasciare la “500”; ed eccolo nella annata successiva, alla guida di una “Giannini” vincere sul Colle San Rizzo, alla Catania ­Etna ed alla “sua” Monti lblei. Dove nel 1969, con una Giulietta sprint, ottiene un incredibile secondo pasta assoluto. Nel 1970 compie altri passi in avanti: con una Porsche 1600 e primo di classe alla Monte Pellegrino. Nel 1971 dispone di una Alfa Romeo GT veloce, e gareggia quasi tutte le domeniche, in Sicilia ed in Calabria, alternando vittorie a piazzamenti.

Ma in ogni caso arriva sempre in fondo, senza mai un ritiro. Nel 1973 passa ai prototipi: guida una AMS 1600 Cosworth con la quale ottiene un quinto posto alla Targa Florio, ed i primati di categoria alla Val D’ Anapo, alla Coppa Nissena, alla Monte Kronio, e tanti altri piazzamenti, anche al di la dello Stretto.

veninata

1962: il debutto con la 500 alla colle San Rizzo

Nel 197 4 ancora un passaggio di classe: approda alla “2000” scegliendo la Chevron B23. Due anni dopo acquista una B36 con la quale ottiene la vittoria assoluta nel “Trofeo d’inverno” sulla pista di Vallelunga. E questo il primo passo verso la pista. Dal 1978 troviamo Vito Veninata alla guida di una Osella PA6 1300. Tanti i successi, anche nell’anno successivo. E nel 1980, con la stessa Sport, conquista il suo primo titolo italiano. In virtù di successi a Magione, Varano, Pergusa, lmola, Mugello, Misano, Vallelunga, Monza.

Nella stesso anno è primo di classe e 4° assoluto alla “6 Ore di Pergusa“. Nel 1983,arriva il quarto titolo tricolore sempre su Osella, ma adesso una PA 10 2000; risultato sfiorato invece l’anno successivo e pure nel 1986, in entrambi i casi con una PA9, nonostante una vittoria assoluta (a Vallelunga), e cinque secondi posti .

Ed e tempo di guardare in Europa, Nel 1987 infatti, dopa un 2° assoluto alla “2 Ore di Vallelunga“, eccolo in Spagna dove a Jerez alla “800 km.” ottiene un ottimo 3° con la Tiga 3500; seguono gli altri piazzamenti (sempre 2° di classe) alla “1000 km di Monza”, al Nurburgring ed a Silverstone.

In Sicilia vince l’Assoluta a “Pergusa” e risulta 3° alla Monti lblei. Nel 1988 conquista il terzo pasta nel Campionato Mondiale C2, in virtù di due vittorie (Nurburgring e Brno), e parecchi piazzamenti (Jerez, Spa, Jarama, Monza, Kyalami) sempre al volante della TIGA Cosworth 3500.

Veninata nel garage di casa alle prese con uno dei tanti motori collezionati. Sullo sfondo un esemplare di Osella PA8 del 1980

Una vettura prodotta, come tiene a sottolineare Veninata, dalla piccola fabbrica di due ex­piloti di F. 1: Schenken e Howden, dai quali derivava il nome, combinando le iniziali di Tim e Ganley. La vettura utilizzava un Ford Cosworth 8 cilindri di accreditato di circa 500 cavalli.

Il corpo della vettura era molto filante ed aveva le ruote posteriori coperte da carenatura. Nel 1989 gareggia al Fuji in Giappone, a Le Mans, Brno, e Brands Hach, raccogliendo sempre ottimi piazzamenti. E con la Osella PA 9 ottiene quattro vittorie a Vallelunga, ed un secondo a Magione.

Cinque i successi riportati nel 1990; e ancora primati e piazzamenti nel 1991 e nel 1992. Veninata partecipa a tutte le prove dello “Challenge Peroni” ed a quelle dello “Challenge Sicilia“. Dal ’93, e per oltre un decennio, si dedica alle “storiche” con le quali ha gareggiato nei rally nazionali; specialità dove non disdegna qualche apparizione con le moderne. Nel corso della sua lunga carriera ha difeso i colori di tante Scuderie: Pilati Bardhal, Torino corse, Saint Paul, Aretusa, Etna, Aspromonte, Tecno Racing.

Identikit di Vito Veninata

Vito Veninata è nato a Ragusa il 26 marzo del 1942. Ancora ragazzino venne contagiato dalla passione per gli sport motoristici (moto e auto) già coltivata dal papà: l’ingegnere Filippo, che fu a lungo anche Delegato Provinciale del Coni. A 20 anni, oltre che al volante di auto in gara, Vito si occupa attivamente della Concessionaria Autobianchi; alla quale dal ’73 si accoppia il marchio Lancia, rappresentato per tanti anni.

Nel ’91 fonda il Veteran Car Club, del quale e ancora Presidente. Possiede una decina di auto d’epoca (dalla Fiat 509 Torpedo del 1929, alla Lancia Aurelia B20 del ’51 ), spesso messa a disposizione dei produttori cinematografici e televisivi che in questi ultimi tempi hanno trovato a Ragusa e in provincia l’ambientazione ideale per film di grande richiamo e per tante fiction televisive. Dal ’92 organizza l’Autoqiro della provincia di Ragusa per auto storiche.

E un omaggio – spiega con un pizzico di emozione ­ al mio papà che negli anni cinquanta ha organizzato le prime edizioni dell’Autogiro di regolarità, dalle quali poi ha preso le mosse la cronoscalata “Monti lblei” giunta ora alla sua 57a edizione“.

La passione per i motori in casa Veninata non si è esaurita con Vito, ma prosegue grazie ai due figli maschi: Filippo si occupa della collezione, mentre Carlo sovente si cimenta in rally e in manifestazioni di regolarità.

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