“Targa Florio fuori dal Cir”? Settimo smentisce l’indiscrezione
Notizie - Pubblicato il 01 Ottobre 2018 - 20:57
Targa Florio-Rally: il chiarimento del Presidente della Commissione Rallies
“La Commissione Rallies di AciSport, da me Presieduta, non è ancora entrata nel merito delle gare che potrebbero comporre il calendario del 2019. Qualunque supposizione di esclusione o inclusione è assolutamente priva di fondamento e frutto di libera fantasia. Ne discuteremo solo a Campionato concluso”. Lo assicura il messinese Daniele Settimo Presidente della Commissione Rallies della Federazione, da noi raggiunto telefonicamente dopo che alcuni boatos hanno provocato preoccupazione nell’ambiente.
“L’unica notizia certa già ufficialmente diffusa alcune settimane addietro – continua il Dirigente Federale – è quella relativa alla prossima struttura del CIR. Che si articolerà su un massimo di otto prove (il che non significa che saranno necessariamente otto ma potrebbero essere di meno n.d.r.), e che fra queste certamente verrà inclusa la prova italiana del Mondiale perch’è assurdo escluderla, che avrà coefficiente più elevato e tassa di iscrizione pari a quelle delle altre prove del tricolore per chi gareggerà in questa serie”.
“Non abbiamo ancora stabilito quanti rally su terra e quanti su asfalto proporremo alla giunta sportiva – aggiunge Settimo – e vorremmo avere almeno due prove su terra e le rimanenti su asfalto, ma ciò non significa che per forza comprenderemo rally su fondo sterrato se queste non hanno riportato giudizi positivi sul livello organizzativo. E’ capitato in passato che alcuni organizzatori si sono sentiti sicuri della riconferma perché scarseggiavano le gare su questo fondo. Il CIR è un campionato di primo livello e tutti gli organizzatori debbono garantire qualità ed efficienza. Non vi sono posizioni pre-determinate per nessuno”.
Ma la Targa Florio rischia un’eventuale esclusione anche per un principaio di turnazione?
“La Targa Florio è una corsa importante di suo, il livello organizzativo delle ultime edizioni è risultato più che soddisfacente, come peraltro anche altre gare. Ma adesso è prematuro affermare che vi sia questa o quella probabilità. Ripeto: non ne abbiamo discusso e quando affronteremo l’argomento vedremo, ma questo sicuramente accadrà solo dopo l’ultima gara di Campionato che si concluderà il prossimo 13 ottobre a Verona con il Rally due Valli. Quando affronteremo l’argomento se dovesse imporsi un principio di rotazione, valuteremo. L’unica certezza è che non vi possono essere posizioni privilegiate per principio”.
La prossima edizione della Targa Florio- Rally sarà la n. 103, e per la 41° volta si disputerà con la formula rally che ha debuttato nel 1978 unendosi al Rally Internazionale di Sicilia (denominazione poi definitivamente scomparsa). Da quando si è trasformata da corsa di velocità su strada in rallies, la Targa Florio è stata valida più volte per l’Europeo (dall’84 al 2011), Irc per le Super 1600 nel 2008 e nel 2012, e quasi sempre presenza fissa nel massimo Campionato della Specialità. Gli appassionati sin dagli anni ’70 hanno sempre sperato in una promozione nel Campionato del Mondo. Speranze ch’erano cresciute quando la corsa compi 100 anni (2006) e ancora di più quando si avvicinava l’edizione n. 100 (2016). Ma sin qui è rimasto solo un desiderio e la prova italiana del Campionato del Mondo Rallies, oggi denominato “Rally d’Italia“, dal 2004 si è sempre disputato in Sardegna (nel 2010 valido solo per l’IRC) dopo che venne spostato sull’altra Isola maggiore la validità che appartenne al “Sanremo” dall’istituzione del Mondiale Rallies (1973, con l’attuale denominazione) sino al 2003 e declassato un solo anno (’95).