Suzuki supera l’esame di maturità del cross country italiano

– All’Italian Baja, secondo round del campionato Tricolore, l’equipaggio del Grand Vitara 3.6 V6 T1 di Lorenzo Codecà e Bruno Fedullo è secondo assoluto.

– Sfortunati protagonisti della gara sono stati Andrea Toro e Mauro Nadin.

Il secondo appuntamento con il #suzuki Challenge vede vittoriosi all’arrivo Andrea Alfano e Carmen Marsiglia che, a bordo del Grand Vitara 1.9 DDiS, si aggiudicano anche la classifica riservata ai fuoristrada di Serie.

Esame doveva essere, esame è stato. Una vera prova di maturità, severa e dall’esito comunque positivo. Il Grand Vitara 3.6 V6 T1 ha superato a pieni voti la difficile, impegnativa, massacrante e lunga Italian Baja. Una vera maratona in chiave pordenonese, sulle conosciute rive dei fiumi Cosa e Tagliamento, tra le pietraie delle quali si pensava si conoscessero tutte le facce, ma non quella messa in mostra nel fine settimana.

Doveva essere un banco di prova la seconda tappa del Campionato Italiano Cross Country Rally, sia per la robustezza dei fuoristrada che per il temperamento degli equipaggi; è lo è stato a tutti gli effetti, anche sin troppo. E’ stata una competizione con un gran numero di concorrenti italiani alla partenza, ma molti di meno all’arrivo. Una sfida contro la natura di un fondo asciutto, disseminato da buche, vere e proprie voragini da dove uscirne indenni era sempre un’impresa, dovendo, oltretutto, affrontare il tracciato nel minor tempo possibile.

Terminare l’Italian Baja s’è rivelata una vera impresa per quanti, pochi, sono riusciti a farlo.

E’ c’è chi è riuscito farlo meglio di tanti, come Lorenzo Codecà e Bruno Fedullo che si sono piazzati al secondo posto assoluto, correndo l’estenuante e rovente tre giorni friulana, con l’intento di finire senza distruggere la Grand Vitara 3.6 V6 T1.

Non poteva far di meglio l’equipaggio di #suzuki: “Arrivare è stata una vera impresa, tagliare il traguardo in seconda posizione assoluta supera ogni aspettativa” – afferma Codecà in piazza XX Settembre a Pordenone, ai piedi del palco d’arrivo, mentre rivolgeva le congratulazioni al vincitore Borsoi:

E’ stata una vera battaglia, in un terreno impossibile, sul quale il nuovo Grand Vitara ha mostrato i muscoli e la resistenza. Abbiamo intrapreso buoni indirizzi tecnici, ora si tratta di svilupparli nel modo migliore“. Il fuoristrada schierato da #suzuki ha subito alcune piccole noie di gioventù costruttiva, che solo un gara simile poteva evidenziare ed il secondo posto assoluto permette di guardare con convinzione il futuro e la consapevolezza di poter tornare ai grandi livelli del recentissimo passato.

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E’ stato invece un “riduttore”, particolare della trasmissione, a cedere e determinare il ritiro del secondo Grand Vitara in gara, pilotato da Andrea Toro.

L’improvvisa rottura è avvenuta a pochi chilometri dall’arrivo, dopo averne percorsi circa cinquecento a tutta velocità, ed è sicuramente dovuta ad un difetto costruttivo.

La seconda tappa del #suzuki Challenge ha salutato la prima affermazione di Andrea Alfano e Carmen Marsiglia, bravi a vincere in modo perentorio la competizione del Gruppo T2 con il Grand Vitara 1.9 DDiS e uscirne con una vettura perfetta ed intonsa, senza il minimo graffio.

Superlativa è stata anche la prestazione di Margherita Lops e Giorgia Larosa, seconde al traguardo, che hanno riscontrato un calo di prestazioni del loro Grand Vitara solamente nell’ultima tappa, quando molti dei loro avversari avevano già intrapreso la via di casa.

La lista degli “infortuni” è lunga, con i Bordonaro, Lolli, Luchini, Ananasso penalizzati nel tempo da rotture di natura differente.

L’Italian Baja è stato, dunque, particolarmente difficile e massacrante per #auto e piloti, trattandosi oltretutto di un appuntamento del calendario della Coppa del Mondo; ma nonostante la complessità della competizione, l’equipaggio #suzuki si è posizionato 7° assoluto, in una gara che vedeva molti dei migliori specialisti del Cross Country Rally internazionale.

Classifica Gruppo T2 #suzuki Challenge all’Italian Baja

  1. Alfano – Marsiglia in 7h13’20.4;
  2. Lops – Larosa a 2h22’38.3;
  3. Buda (Suzuki Grand Vitara no Trofeo) a 4h16’19.6;
  4. Bordonaro – Bono a 4h17’38.2;
  5. Lolli – Forti a 4h33’06;
  6. Ananasso – Castellani a 7h18’39.7
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