Ferrari, segni di risveglio
Notizie - Pubblicato il 06 Settembre 2016 - 15:43
Rosberg (leader nel GP d’Italia dal 1° al 24° giro e dal 26° al 53°), Hamilton, Vettel, Raikkonen, Ricciardo, giro più veloce quello firmato da Alonso (McLaren-Honda) a 244 orari di media.
Ecco quello da evidenziare nel Mondiale di F1, guidato nella classifica piloti da Hamilton con 250 punti su Rosberg (248), Ricciardo (161), Vettel (143) e Raikkonen (138). In quella costruttori Mercedes a tutto gas (498) su Red Bull (290) e Ferrari (279). Prossimo appuntamento il 18 settembre a Singapore.
La riscossa del Cavallino
La Ferrari è riuscita a riassaporare lo champagne del podio dopo quattro gare. Altre note positive rigardano Vettel che ha ritrovato il sorriso, il nuovo motore perfetto della Rossa, l’ottima prestazione di Raikkonen. Maranello ha fatto il massimo. Le due Ferrari avevano una sola carta da giocare quella di sfruttare lo spunto in avvio dato dalle gomme Supersoft Pirelli. Vettel si è infilato tra Hamilton scattato male dalla pole e Rosberg ma Nico non ha frenato presto e a quel punto discorso chiuso per la Stella che si era qualificata con le gomme soft.
Per Marchionne, bilancio 2016 deficitario
<<Non sono soddisfatto sul 2016 – ha dichiarato a fine gara il presidente Marchionne uscendo dal box con vicino il responsabile della Comunicazione Ferrari Stefano Lai – abbiamo fallito l’obiettivo di stagione ma abbiamo individuato qual’era il vero problema e mi sento più tranquillo. La squadra è in una posizione più sicura (dopo la sostituzione di Allison con Binotto). Il divario dalla concorrenza è soprattutto aerodinamico. Occorre finire bene la stagione, con stile e classe, tenendoci dietro la Red Bull>>.
<<Ci sono stati segnali positivi – ha commentato Maurizio Arrivabene – e stiamo già lavorando sul prossimo mondiale. Ora l’obiettivo è il secondo posto fra i Costruttori ma anche vincere delle gare>>.
Lo sviluppo del Cavallino prosegue
Lo sviluppo della SF16-H proseguirà come programmato fino all’ultimo GP, perchè ogni nuovo pezzo potrebbe tornare utile ai progettisti che lavorano a Maranello. Un dato è certo: l’ennesima rivoluzione non comporterà ritardi sulla vettura 2017, che dovrà seguire i nuovi regolamenti, per i quali sarà determinante la ricerca in Galleria del vento.
La power unit ha iniziato a girare da lungo tempo al banco. Dovrà essere una monoposto competitiva, molto competitiva con i due piloti che si stanno dimostrando due autentici assi.
Raikkonen ha fatto una stagione strepitosa e Vettel non vede l’ora di guidare una monoposto super competitiva.
Monza, santuario della velocità
Il GP d’Italia ha incollato alla tv una media di 6,5 milioni di spattatori. Monza è stata seguita su Rai1 da 5 milioni e 487 mila spettatori (share del 36,54%) con punte di 9.276.733 spettatori.
Su Sky la corsa ha raccolto 1.078.155 spettatori (share del 7,8%): è il GP d’Italia più seguito delle ultime 4 stagioni. Nei tre giorni del GP a Monza sono stati registrati 140 mila presenze con un incasso superiore del 5% rispetto al 2015: 11.440.000 euro.
Il GP d’Italia a Monza fino al 2019
Il presidente dell’Automobil Club Italiano, Angelo Sticchi Damiani e il numero uno della Formula One Management, Bernie Ecclestone, alla presenza del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e del Presidente FIA Jean Todt, hanno deciso che il Gran Premio d’Italia continuerà ad essere nel calendario della Formula 1 fino alla stagione 2019 compresa e si correrà sul circuito di Monza. Mancano le firme ma si tratta di una mera formalità: per una questione di giurisdizione legale le sigle verranno apposte dagli avvocati Aci e Fom questa sera a Londra.
Prima a gestire la corsa c’era l’Aci Milano. Ma adesso sono cambiate le condizioni: la F1 non era più alla portata dell’Aci Milano. La vera sfida vedrà protagonista la nuova compagine che gestirà questo autodromo: Aci e Regione entreranno nel capitale di Sias (la società che gestisce l’autodromo). Per avere il Circus in Italia, Ecclestone ha preteso 68 milioni di dollari per il triennio: 5 milioni all’anno arriveranno dalla Regione, il resto sarà a carico Aci.
Nel frattempo il Tar del Lazio ha fissato per il 26 ottobre l’udienza per la decisione definitiva riguardo al ricorso presentato da Formula Imola, società che gestisce l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari e che lo scorso 20 luglio si era rivolta al Tar <per l’impugnazione del provvedimento con il quale ACI ha negato a Formula Imola l’utilizzo della titolazione Gran Premio d’Italia nonché l’accesso ai fondi che, con la c.d. Legge di Stabilità, sono stati destinati all’organizzazione del Gran Premio d’Italia di Formula 1>.
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