È nata la nuova Giulia di Alfa Romeo, anche la nuova Alfa
Notizie - Pubblicato il 07 Ottobre 2015 - 16:18
La Quadrifoglio Verde ha 510 CV erogati dal 6 cilindri turbo
Un Marchionne insolitamente emozionato ha concluso la presentazione:
“La Fiat di prima non poteva avviare un rilancio dell’Alfa. Non poteva per l’impegno finanziario, per le possibilità tecniche, per la mancanza di una rete. Tre elementi essenziali che abbiamo ottenuto con la nascita di FCA. Oggi possiamo contare sul gruppo mondiale. Questo di oggi è il risultato di 3 anni di lavoro silenzioso, con passione con discrezione. La Giulia è il primo esempio di una vera Alfa, così come la gente si aspetta, Motori 6 cilindri 510 cv 3,9 sec da 0 a 100. Questi i numeri della Quadrifoglio Verde.
Skunk è il gruppo dei giovani talenti – che prende il nome del gruppo di americani che durante la seconda guerra mise a punto in soli 100 giorni, anzi 93, per ideare il primo caccia che consentì agli americani di vincere la guerra. Gli Skunk di FCA si sono chiusi in un bunker ed hanno pensato liberi da inibizioni e regole del passato. Si sono spogliati da gabbie di pensieri. La Giulia in ogni sua piccola parte è nata con un unicum nuovo di creare un’automobile. Unica strada per riportare in vita il mito Alfa. Ne abbiamo studiato la storia. Ci siamo interrogati sui trionfi e sui fallimenti.
L’Alfa Romeo è diversa perché è di nuovo sé stessa. È pronta a riprendersi il suo posto. Oltre 5 miliardi di investimento. La Giulia è la prima di altri sette modelli. Nel 2018 vogliamo venderne 400mila unità, quasi 6 volte in più rispetto al 2014 (68mila unita). Previsioni simili sarebbero impossibili anche per i più ottimisti ma noi crediamo che il marchio Alfa, escludendo Ferrari, sia uno dei più importanti al mondo insieme a Jeep. Alfa e Jeep hanno nel DNA qualità da n.1 Alfa è uno dei progetti più importanti della mia carriera. L’Alfa gridava vendetta. Non doveva esistere fra i marchi generalisti. Dare voce alla vera Alfa è anche rispetto per chi vi ha lavorato. Oggi è il primo giorno di una nuova auto. È un marchio che si riprende il posto, l’icona dell’Italia”.
Sono presenti circa 400 giornalisti, 100 di quali fra nord america e altri continenti. A conferma che questo modello sarà il primo per lo sbarco in grande stile dell’Alfa sui mercati mondiali. Si apre con un video emozionale che ripercorre la storia del biscione nelle competizioni.
“Il 24 giugno 1910 veniva fondata l’Alfa a Milano. E il rinnovato museo è un punto di ripartenza. Si apre un nuovo capitolo della storia Alfa Romeo, con il primo modello di una nuova era. Abbiamo sentito dentro di noi il dovere e la responsabilità nei confronti degli uomini e delle donne che hanno fatto crescere in oltre 100 anni il brand. Abbiamo applicato i principi del rispetto amche al marchio. L’abbiamo rinnovato e modernizzato ma abbiamo lasciato invariato il dna” lo ha detto Harald Wester, CEO del brand Alfa Romeo aprendo la presentazione del nuovo modello.
“Le nuove Alfa Romeo rimettano il guidatore al centro dell’attenzione. Alfa è stata e sarà di nuovo una perfetta simbiosi fra l’auto e il guidatore. Nel cuore del brand è la missione di Alfa Romeo, questo richiede una rivoluzione totale. Mentale e tecnica. Ci sono 5 elementi che ci interessano veramente: motori all’avanguardia, distribuzione dei pesi, soluzioni tecniche, miglior rapportopotenza, design straordinario e distintamente italiano. Siamo andati oltre:questo è il vero riconoscimento del marchio. Le nostre creazioni vi faranno sentire di nuovo vibrazioni. L’Alfa è una estensione dell’anima di chi la guida” ha concluso Wester.
Philippe Kreiff spiega le innovazioni tecnologiche. Motore alluminio, 6 cilindri biturbo benzina, realizzato in collaborazione con Ferrari. Sospensione posteriore nuova Alfalink. Per l’anteriore nuova sospensione a quadrilatero. Il vero plus è la capacità di mantenere l’impronta a terra dell’auto sempre. Telaio con nuovo sistema sterzante, il più diretto del mercato. Rapporto peso-potenza. Grande uso di alluminio e materiale composito alluminio-plastico, oltre alla fibra di carbonio per alcuni particolari. Ottimizzaziome quasi maniacale dei pesi. La rigidezza torsionale è però ai massimi livelli. Il Torque Vectoring garantisce equilibrio fra risposta della trazione posteriore e reazioni sincere e sicure, oltre che divertenti. Aerodinamica: cura maniacale dei flussi, cx più basso del segmento. Il selettore Dna modifica il comportamento dinamico secondo le esigenze del guidatore. Abitacolo: due soli comandi uno per comportamento l’altro per infotainment. Semplici ed intuitivi. Volante piccolo.
Il design: Lo stile italiano Alfa riassume gli elementi essenziali e distintivi. Elementi fondanti la distribuzione 50 e 50 dei pesi e la trazione posteriore. Cofano anteriore lungo, abitacolo arretrato, passo lungo, parafanghi muscolosi. Forma dinamica, in pianta l’abitacolo è un’elisse. La forma ricorda la Giulietta Sprint. Stile semplice e naturale. Linee pulite e tese. Linea scavata sui fianchi, il trilogo frontale. Forma scultorea. Interni in linea con l’esterno. Linee nette, disposizione strumenti verso il guidatore, materiali preziosi come legno, tessuti, fibra di carbonio.
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